Commento ai Vangeli della domenica di Padre Enzo Redolfi
17 Aprile 2022 – domenica di PASQUA (C)
Cristo è risorto! La Chiesa canta oggi il suo “Alleluia”, che significa “Lode a Jahvè”, per tutto ciò che Dio ha compiuto in nostro favore. Ripetiamo perciò anche noi le gioiose parole del Salmo: Celebrate il Signore, perché è buono, perché eterna è la sua misericordia: Il Signore ha fatto meraviglie.
Oggi, giorno solenne di Pasqua, celebriamo dunque le “meraviglie” di Dio, perché non solo ci ha creati, ma anche ci ha salvati, destinandoci alla gloria. “Lode a Dio” per le meraviglie della sua Creazione, del suo Amore, della sua Parola, della sua Redenzione! Lode a Dio per le meraviglie della sua Potenza e della sua Misericordia!
Cristo è risorto… Alleluia
Gesù, il Diletto del Padre, si è sottoposto al Sacrificio per noi, ha pagato dolori indicibili per placare la Giustizia, si è fatto Lui Peccato per cancellare il nostro, in modo che il Padre, eroico nell’abbandonare il Figlio, potesse accogliere i figli che abbandonano il Padre. In questo modo Gesù ha vinto la morte, ha vinto l’inferno, ha vinto Satana. Ora il paradiso è riaperto, ora il velo del tempio è squarciato (Mt 27,51), ora la grazia è giunta. Non ci sono più, alle porte del paradiso, i Cherubini che fanno da barriera con le loro spade fiammeggianti per impedirne l’entrata (Gn 3,24).
Pasqua vuol dire “Passaggio”. È Dio che passa ancora ad insegnare, perdonare, consolare, salvare, glorificare. Passa per chiamarci alla santità, per comunicarci il suo amore, per sostenerci nella prova, confermarci nella fede, confortarci nella morte. Gesù, che è vivo ed è passato dalla morte alla vita, passa a dare la vita a chi è morto perché ritorni a vivere. Perciò, se temiamo Dio, non dobbiamo temere la fine, perché essa non è che l’inizio.
Cristo è risorto… Alleluia
Gesù è con noi tutti i giorni, sino alla fine del mondo (Mt 28,20). Gesù dà senso alla nostra vita e dà vita alla nostra morte, perché è il Vivente. Quelli che credono saranno salvi, quelli che non credono saranno condannati (Mc 16,16). Perciò la Chiesa, oltre ad essere inviata a proclamare la fede nel vero Dio e la salvezza nell’unico Redentore, è inviata a proclamare la conversione dell’uomo peccatore, affinché la misericordia si trasformi in giustizia e la grazia in merito. Dice infatti l’Apostolo: Se siete risorti con Cristo, cercate cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra.
La Pasqua sarà per noi santa, se oltre alle cose della terra, oltre agli impegni della vita, oltre ai lavori, alle preoccupazioni e ai programmi del mondo, cercheremo le cose celesti, credendo che la vita comincia quando finisce e che il pianeta terra non è che lo sgabello per l’infinito cielo, dove il tempo si trasforma in eternità e la materia in spirito.
Molti dubitano che, dopo secoli o millenni, la carne fatta polvere possa tornare corpo vivente. Ma c’è forse qualcosa di impossibile per il Signore? (Gn 18,14). Nulla è impossibile a Dio (Mt 19,26; Lc 1,37). La sua Parola è verità ed Egli realizza sempre ciò che promette. Cos’è più facile per il Signore? Creare dal nulla, o ridare vita a una cosa già creata? I corpi risorgeranno, come anche Cristo è risorto!
Cristo è risorto… Alleluia
Crediamo nella risurrezione della carne alla fine dei tempi, e alla vita eterna delle anime e dei corpi! Vita beata per i convertiti, vita orrenda per gli impenitenti. Crediamo nella vita oltre la morte e viviamo da santi, come da santi vissero Gesù e Maria che ora sono in paradiso anche con il corpo! Crediamo e viviamo come loro, per avere la loro stessa sorte di gloria. Viviamo da giusti, per essere un giorno nel regno della Giustizia presso Gesù, Luce dell’universo, e presso Maria, Stella della Luce.
Tutti siamo chiamati a compiere la Pasqua, prima che la Pasqua si compia, per “passare” dalla fede alla visione, dalla prova alla gloria, dalla morte alla vita. Chi crede alla vita oltre morte, non avrà paura della morte oltre la vita.
Cristo è risorto… Alleluia: lezioni spirituali di Padre Enzo Redolfi – Commento ai Vangeli della Domenica. 17 Aprile 2022 – domenica di PASQUA (C).
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