Io sono il buon pastore

Commenti ai Vangeli della domenica di Padre Enzo Redolfi

21 Aprile 2024 – IV DOMENICA DI PASQUA – B

Io sono il buon pastore

Il tempo pasquale celebra la salvezza, la redenzione, l’amore, la misericordia, la chiamata, la santità. È il tempo della gioia, perché la Gioia si è manifestata nel tempo in tutta la sua grandezza. Chi, infatti, ci può dare la vera pace? Cosa è che rende felice l’uomo? L’uomo è felice quando ha l’amore, la casa, il lavoro, il successo, il denaro, la salute, il cibo, gli amici, lo svago, la tranquillità, il riposo. Queste sono cose buone, poiché non è buono dire che è male ciò che Dio ha fatto bene (Gn 1,31). Ma possono le cose terrene rendere felici in pienezza? No, non possono, perché sono limitate e passeggere, precarie e fugaci. Non durano. Solo Dio, alla fine, che è eterno e infinito, può soddisfare.

Io sono il buon pastore

Io sono il buon pastore, dice il Signore. In chi possiamo trovare la guida sicura e la soddisfazione perfetta a tutti i nostri desideri? Solo in Gesù, che è Dio. Lo dice molto bene, oggi, l’apostolo Pietro: In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati.

Uno solo può liberarci dal “lupo”, cioè dal diavolo e dalla morte. Sia morte corporale che morte spirituale. Soprattutto da quest’ultima, perché Satana, uccidendo l’anima, uccide anche il corpo. Disse infatti il Signore: Temete colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nell’inferno (Mt 10,28).

Io sono il buon pastore

Gesù ci libera dalla morte corporale, perché è il Risorto. E ci libera dalla morte spirituale, perché è il Redentore. Liberandoci da quella corporale, ci dimostra che è il Vivente. Liberandoci da quella spirituale, ci dimostra che è il Salvatore. Egli è davvero il “Buon Pastore”.

La morte! Chi non ne ha paura? Nemmeno il più ricco dei ricchi del mondo la può ignorare e vincere. Essa è sempre in agguato e osserva. Anche se non attacca, quando è l’ora è inarrestabile. Viene e devasta. Non ha pietà di nessuno. E quando decide di attaccare non c’è scampo. Impossibile vincerla, se non da Dio solo. Dice il Signore: Io sono il primo e l’ultimo e il vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi (Ap 1,17-18).

Io sono il buon pastore

Guardiamoci dai falsi pastori, da coloro che insegnano dottrine diverse da quella insegnata dal Maestro! Come dice l’apostolo Pietro, ricordiamo che non c’è salvezza all’infuori di Gesù Cristo, e che la Verità e la Via per raggiungere la Vita è solo in Lui. Ecco perché è detto: “Extra Ecclesiam nulla salus”= “Fuori della Chiesa non c’è salvezza”. Solo il Signore, infatti, che ha fondato la Chiesa, fa della Chiesa uno strumento di salvezza, essendo Egli il Salvatore.

Ora è il tempo della gioia, perché la Gioia si è manifestata nel tempo. Ma, perché la nostra gioia sia piena, è necessario che sia perfetta, fondata sulle cose del cielo: su Gesù che è il Celeste. Disse: Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena (Gv 15,11); Nessuno vi potrà togliere la vostra gioia (Gv 16,23); Ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia (Gv 17,13).

Io sono il buon pastore

Gesù è il Buon Pastore che ci aiuta a raggiungere l’ovile, cioè a raggiungere il paradiso, dove troveremo la sicurezza certa, la pace vera e la felicità completa. Ma, prima che il tempo sia compiuto, ecco che manda noi per anticipare quella gioia e quella salute che troveremo in paradiso. Manda i suoi collaboratori e discepoli, non perché Egli non sia capace di portare direttamente gioia e benessere ai fratelli, ma perché vuole capacitare i suoi discepoli ad essere come Lui, in altre parole permettere ai suoi collaboratori di imitarlo nella carità per imitarlo poi nella gloria. Il bene infatti, in tutte le sue forme, non mancherà di ricevere il suo premio.

Gesù è il Buon Pastore, e buoni pastori sono quelli che imitano Gesù nel curare le pecorelle. Perciò, con la riconoscenza del nostro umile cuore e la forza della nostre buona volontà, diciamo con il Salmo: Celebrate il Signore, perché è buono, perché eterna è la sua misericordia. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell’uomo. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti … Benedetto colui che viene nel nome del Signore … Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto. Celebrate il Signore, perché è buono, perché eterna è la sua misericordia.

Io sono il buon pastore – Commenti ai Vangeli della domenica di Padre Enzo Redolfi – 21 Aprile 2024 – IV DOMENICA DI PASQUA – B

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OPERE DELLA CARITA’ – PARROCCHIA IN BENIN

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E’ quasi ultimata la colletta per la costruzione della canonica in Benin al parroco Don Roland Tcharo: tcharoro@yahoo.fr  +22 99 57 22 055.

La cifra dei 12 mila euro sta per essere raggiunta. Il Signore ricompensi, ora e nell’eternità, chi ha contribuito a dare gloria a Lui e alla sua Santissima Madre “Maria Corredentrice”.

Per un versamento:

  1. Alla Posta, su postepay n. 5333 1711 3862 1293

    Titolare: Renata Redolfi (sorella di Padre Enzo)

  1. Alla Banca e Online, su iban IT41V3608105138230874230880
    Titolare: Renata Redolfi (sorella di Padre Enzo)

Raccolti finora 11.496 euro